giovedì 22 maggio 2008

Novità: tasso variabile ma rata fissa - Nuovo provvedimento

La dichiarazione di Tremonti:
"Le famiglie che vogliono possono avere una ristrutturazione del mutuo che prevede che la rata da variabile diventa fissa alla quota del 2006. La durata del mutuo non varia. Alla scadenza se resta una quota di capitale la scadenza verrà prolungata fino all'estinzione e, se la quota restituita sarà maggiore di quella accordata, udite udite, verrà rimborsata".

In alternativa c'è anche la possibilità, sempre per chi oggi paga rate di mutuo variabile e ha visto le rate aumentare e lo stipendio restare fermo, di ritornare alle rate di mutuo 2006 con un allungamento dei tempi di pagamento del mutuo.

La bozza di accordo (al 3 giugno 2008), prevede per i mutui a tasso variabile sulla prima casa stipulati entro il 30 Gennaio 2007 la possibilità di essere rinegoziati alle seguenti condizioni:

  • La rata variabile potrà essere sostituita da una rata a tasso fisso calcolato in base al tasso di interesse medio del 2006.
  • La differenza tra la rata del mutuo originario ( quello a tasso variabile) e quello del nuovo contratto (quello a tasso fisso ) confluirà in un nuovo conto dedicato sul quale si pagherà un interesse ( calcolato sul tasso interbancario più mezzo punto).
  • Se i tassi di interesse aumenteranno si allungherà il periodo di pagamento per consentire al risparmiatore di pagare alla banca l’eventuale aumento del tasso di interesse.
  • Se i tassi d’interesse scenderanno il risparmiatore potrà tornare al primitivo tasso variabile.

Oltre alla bozza di accordo, ecco altre utili considerazioni sul provvedimento.

La formula Tremonti, in sintesi vantaggi e svantaggi:
  • Svantaggi - costa di più perché non migliora le condizioni del mutuo ma posticipa solo il rimborso di una parte di quanto è dovuto ogni mese, parte che matura interessi per tutta la durata del tempo che separa dalla scadenza.
  • Vantaggi - la nuova misura è una soluzione semplice che fa risparmiare all’inizio e offre una boccata di ossigeno immediata a molte famiglie. Inoltre ha il grande vantaggio che elimina le estenuanti contrattazioni con la banca per arrivare a condizioni migliori: in tutti gli istituti che aderiranno alla convenzione messa a punto dall’Abi, qualunque cliente abbia i diritti soggettivi previsti dal provvedimento (mutuo prima casa a tasso variabile stipulato prima del 1° gennaio 2007) potrà ottenere la rinegoziazione del proprio mutuo.