sabato 31 gennaio 2009

Fatica a scendere il tasso fisso - gennaio 2009

Il tasso fisso, spesso preferito per la sicurezza della rata, fatica a scendere. Il sole 24 ore riporta i tassi piu cari:

Tasso Fisso (comprensivo degli interessi e di altri eventuali oneri accessori):

  • Bnl propone un tasso fisso del 6,04%
  • UniCredit Banca di Roma 5,95%
  • Banca Sella 5,94%
  • Intesa Sanpaolo 5,85%
Come vediamo, per queste proposte si viaggia attorno al 6% e questo nonostante il grafico euribor continui a scendere. L'inerzia del tasso fisso è sicuramente spiegabile dalla sua stessa natura di indice rappresentativo di un orizzonte temporale molto ampio, tuttavia l'ampia differenza con il principale indice di riferimento segnala una notevole (forse eccessiva) prudenza da parte delle banche.

martedì 13 gennaio 2009

Grafico Euribor 2009


Grafico Euribor 2009


Per vedere i grafici a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, andare qui:

domenica 11 gennaio 2009

Tetto del 4% - il mutuatario deve essere tenuto indenne dai ritardi

Ecco che arrivano i primi risultati del calo euribor:

L'euribor diminuisce e la rata anche.
Come esempio, risparmia fino a 175 euro al mese chi ha un mutuo da 100.000 euro / 30 anni.

Tetto del 4% - il mutuatario deve essere tenuto indenne dai ritardi
"Dal primo gennaio, infatti, é entrata in vigore la disposizione contenuta nel decreto anti-crisi approvato a fine novembre che introduce un tetto del 4% alle rate del mutuo a tasso variabile, al di sopra del quale interviene lo Stato accollandosi la differenza di interessi. Una disposizione che si applica per tutto il 2009 alle rate dei mutui in essere prima del 31 ottobre 2008 e che, al momento della sottoscrizione, prevedevano un tasso inferiore a questa soglia: in linea di massima cioé quelli stipulati fra il 2003 e metà 2006. In questo modo, ad esempio, un mutuo trentennale da 100.000 euro contratto nel 2003 ad un tasso dell'1,96% con uno spread del 2%, oggi sconterebbe un interesse del 4,69%, con una rata di 518 euro. Il mutuatario, con il tetto del 4%, pagherà soltanto 478 euro (risparmiando quindi 40 euro), mentre la differenza finirà a carico dello Stato. E, in caso di eventuali lentezze nell'applicazione della nuova norma, il Ministero dell'Economia ha spiegato che "il mutuatario deve naturalmente essere tenuto indenne da ogni effetto di tali ritardi"." (fonte ansa)

martedì 6 gennaio 2009

I vantaggi del tasso Bce sul tasso Euribor

Premessa: dal 1° gennaio 2009 le banche che offrono mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale, devono assicurare ai clienti la possibilità di stipularli a tasso variabile indicizzato al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale della Banca centrale europea (Bce).

Vantaggi del tasso Bce:

  • è più stabile del tasso Euribor. Quest'ultimo è molto più volatile, soggetto ad alti e bassi
  • è sempre più basso dell’Euribor
  • è più trasparente. Il tasso Bce è di più facile consultazione è non è soggetto alle rilevazioni che effettuano medie mensili/trimestrali o semestrali.
Vantaggi del tasso Euribor
  • Lo spread del mutuo legato al tasso Bce potrebbe risultare maggiore. Picciolini (Adiconsum) consiglia di “contrattare con la banca, che per legge può differenziare lo spread in base alla tipologia di cliente." e aggiunge "Io proverei a raggiungere uno tasso dell’1,25%”. Anche ilsole24ore scrive: "probabilmente sui mutui a tasso Bce gli spread saranno maggiori rispetto ai mutui denominati in Euribor"
Svantaggio "strategico" del tasso Euribor
Tende a far prendere decisioni di breve periodo, sottovalutando i più importanti andamenti di medio lungo periodo. Come esempio basterebbe pensare a quello che è successo nell'ultimo anno: probabilmente in troppi hanno abbandonato il tasso variabile (anche se per alcuni la scelta di cambiare, magari rinegoziando, è stata giusta, spesso necessaria) e non potranno beneficiare dei recenti cali dell'euribor. Ben l'83% dei contratti stipulati nel 2008 sono infatti stati fatti a tasso fisso e le sostituzioni varibile-fisso hanno riguardato oltre il 40% dei nuovi contratti.

Fonti: