sabato 29 novembre 2008

Tetto massimo del 4% per il tasso variabile

Il nuovo decreto prevede un limite massimo fissato al 4% per il tasso variabile.

Nel dettaglio, il testo stabilisce che l'importo delle rate del mutuo a tasso variabile a carico del mutuatario nel corso del 2009 ha un tetto massimo del 4% senza spread, spese varie o altro tipo di maggiorazione. Nel caso in cui il tasso di interesse del contratto dovesse essere minore di tale ammontare, ovviamente chi ha contratto il mutuo continuerebbe a pagare la cifra già stabilita. Questa disposizione si applica ai mutui prima casa sottoscritti o rinegoziati entro il 31 ottobre 2008.

Nuovi mutui: non più l'Euribor ma tasso BCE
Dice Tremonti: "Da qui in avanti il riferimento per i mutui è il tasso di riferimento per la politica monetaria della Bce. Su questo tasso, poi, la banca può fare il prezzo che vuole, ma lo deve dichiarare"

Purtroppo nel decreto viene trascurato chi ha il tasso fisso. Ecco comunque due possibili soluzioni:

1 commento:

Anonimo ha detto...

[...] Il 4% vale solo se non superato dal tasso contrattuale alla data di sottoscrizione [...]