La crescita dell'Euribor (che alla fine del 2007 oscilla attorno al 4,9 per cento) è stata recentemente un grosso problema per molte famiglie italiane. Roberto Anedda, citato da Panorama, riporta segnali non tranquilizzanti:
- gli esperti più pessimisti sostengono che il peggio deve ancora arrivare. I più ottimisti pensano che nel 2008 vi saranno ancora tensioni e fibrillazioni ma senza significativi spostamenti dell’Euribor. Tutti però, a causa dell’inflazione che in Europa ha superato il 3 per cento, mettono in conto un possibile rialzo dei tassi d’interesse dell’euro.
Secondo il responsabile del centro studi dell'Abi Gianfranco Torriero (vedi l'articolo del Corriere) la situazione dovrebbe invece migliorare a partire da febbraio:
- a partire da febbraio, cioè dopo che saranno chiusi i bilanci delle banche, i tassi interbancari dovrebbero tornare «su livelli più vicini alla situazione normale», e quindi dovrebbero scendere anche i tassi bancari, cioè quelli applicati dagli istituti di credito sui mutui.
Leggendo tra le righe, quest'ultima previsione sembra però più una speranza che una certezza. Conferma, tra l'altro, che fino a febbraio in pochi si aspettano cali del tasso Euribor.
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