martedì 8 gennaio 2008

Novità gennaio 2008

Crescono le sofferenze. Alcuni dati:

  • come riporta lastampa.it, in un anno, da ottobre 2006 a ottobre 2007, le « sofferenze» sono cresciute dell’8,45% a circa a 11 miliardi di euro
  • a ottobre 2007 il rosso delle famiglie è salito a 11,292 miliardi di euro, 880 milioni in più dei 10,412 mld di un anno prima.
  • il credito vantato dagli istituti si è gonfiato di ulteriori 1.682 milioni, facendo lievitare il conto dai 47.728 milioni di ottobre 2006 ai 49.410 milioni di ottobre 2007: ma in termini percentuali la crescita è stata del 3,5%, quindi due volte e mezzo più bassa dell’ 8,45% delle famiglie consumatrici.

Il dato relativo alle sofferenze delle famiglie è complessivo e non consente di estrapolare le diverse voci che danno corpo alla difficoltà. Ma, certamente, l’aumento dei tassi di interesse a livello internazionale, ha fatto lievitare il costo delle rate, soprattutto per i mutui.

Gli interessi dei mutui immobiliari

  • Gli interessi richiesti sono saliti da una media del 4,82% del novembre 2006 al 5,71% dello scorso ottobre (con una stima di lieve rallentamento al 5,66% nel mese di novembre 2007). L’incremento è stato di 0,84 punti.
  • Più contenuta la crescita è stata sui prestiti superiori ai 10 anni, in gran parte rappresentati da mutui immobiliari: si è passati dal 5,29% del novembre 2006 al 5,83% dello scorso ottobre (0,54 punti).
  • Il totale dei mutui per l’acquisto di un’abitazione con durata superiore ai 5 anni, a novembre scorso, ha sfiorato i 265 miliardi di euro, passando in particolare dai 239.392 milioni di novembre 2006 a 264.125 milioni. La crescita delle richieste ha così segnato un incremento di 24.733 milioni, in 12 mesi, in altri termini un balzo in avanti del 10,3%

Dagli Usa una previsione: la crisi dei mutui non e' finita, gli investitori restano cauti:

Washington, 07 gen - In questo difficile momento per i mercati finanziari, gli investitori continueranno a rimanere cauti nei confronti del settore dei mutui, almeno fino a quando non riterranno che i prezzi si siano stabilizzati. Lo ha sottolineato il segretario Usa al Tesoro, Henry Paulson. Gli investitori sono particolarmente riluttanti nei confronti dei mutui subprime e dei mutui jumbo: la crisi dei mutui, ha spiegato il segretario al Tesoro, senza dubbio non e' ancora terminata e occorre prepararsi a vedere nuovi deprezzamenti degli attivi delle banche. In questo momento per l'amministrazione Bush la priorita' e' quella di minimizzare l'impatto della crisi dei mutui sull'economia reale del paese, ammettendo pero' che non e' un problema di semplice soluzione. Paulson ha ribadito che, dopo anni di insostenibili incrementi dei prezzi dell'immobiliare, la crisi era inevitabile, precisando che in questo momento l'amministrazione Bush sta lavorando per evitare che la crisi dei subprime possa far arrivare al "fallimento del mercato". La situazione italiana è diversa. E' comunque utile fare riferimento agli Stati Uniti data la loro l'influenza sul mercato mondiale.

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